I malesseri più comuni alle volte rappresentano il modo con cui il nostro corpo cerca di parlarci. Cerchiamo di capire meglio come possiamo tradurre i sintomi psicosomatici.
Se ci fermiamo a pensare come la sofferenza fisica dovuta a una malattia generi una sorta di dolore mentale, provocando turbamento, preoccupazione, a volte anche paura, allora diventa possibile immaginare che possa avvenire anche il contrario.
Una forte emozione, prevalentemente negativa, si può ripercuotere sul corpo, facendoci percepire un reale dolore fisico. Questa manifestazione di dolore si chiama somatizzazione o sintomo psicosomatico.
Esaminiamo, brevemente i sintomi psicosomatici maggiormente diffusi cercando di capire qual è il messaggio nascosto dietro a ciascuno.
Apparato muscolo scheletrico
Spesso vengono provati da persone molto esigenti da sé stesse, persone che provano difficoltà nel sentirsi all’altezza di figure particolarmente autoritarie. Questo stress psichico si traduce in una sorta di collera e di ribellione soffocate nella mente e manifestate all’esterno attraverso questa forma di dolore fisico.
Mal di schiena
Chi sta attraversando un periodo di disagio emotivo o affettivo è spesso caratterizzato da una postura “ricurva” su sé stessa, quasi quella persona si sentisse umiliata dalla situazione che gli genera malessere e ne fosse piegato fino quasi a spezzarsi a causa del grande peso che deve sostenere.
Cervicale
Essere eccessivamente riflessivi porta a dare sempre meno spazio alle emozioni espresse. L’esasperata incapacità di lasciarsi andare, affiancata dal desiderio di razionalizzare la realtà può portare a somatizzare questo malessere attraverso contratture dolori cervicali.
Apparato respiratorio
Polmoni, bronchi e tutto l’apparato respiratorio somatizzano tutto ciò che riguarda lo scambio tra ciò che abbiamo dentro e ciò che esiste all’esterno. Questo scambio, quando viene percepito come non equilibrato, ad esempio quando ci si sente oppressi o privati del giusto spazio o autonomia, può generare una sorta di “fame d’aria” con conseguenti disagi nella respirazione.
Apparato cardiocircolatorio
L’ansia, unita a un’errata gestione delle reazioni fisiologiche ad essa collegate, può portare a sintomi come aritmia, ipertensione, tachicardia, senso di svenimento.
Quando si percepisce un peso sul cuore, possiamo spesso ricondurlo a tutti gli sforzi che facciamo per riuscire a vivere e ad essere felici. Le emozioni, infatti, hanno sempre un forte impatto sul cuore: sicuramente in positivo (generando ad esempio il batticuore legato all’innamoramento) ma purtroppo anche in negativo , quando ci si sente oppressi da forti preoccupazioni o disagi emotivi.
Apparato gastrointestinale
Quando la mente si ritrova satura di “emozioni indigeste” possiamo incorrere in sintomi come nausea, meteorismo, vomito, diarrea, colite, ulcera, gastrite.
Gli organi coinvolti sono molto sensibili alle emozioni collegate alla collera, al senso di ingiustizia o di preoccupazione e soprattutto al nervosismo , all’ansia e allo stress.
Apparato neuromuscolare
Spesso un eccessivo orgoglio, perfezionismo, razionalità portano a somatizzare il disagio generato attraverso il mal di testa.
Cefalea o emicrania, formicolii, rigidità, crampi, debolezza, tremori o vertigini sono sintomi di un sovraccarico , ovvero un disequilibrio nella distribuzione dei carichi emotivi.
Apparato urogenitale
Senso di eccessiva pressione, frustrazione, delusione e collera possono manifestarsi con cistiti, irregolarità mestruali nella donna e disfunzioni erettili nell’uomo.
Pelle
Una situazione invivibile e insopportabile molto spesso può provocare sintomi come l’orticaria, somatizzando il fatto che non si riesce ad uscire da una situazione di disagio.
L’eczema invece può essere riconducibile alla paura, all’insicurezza, all’ansia e all’incertezza.
L’emotività in generale è sicuramente collegabile anche ad altre malattie della pelle, essendo associata alla ipersensibilità, una caratteristica comune alla parte fisica interessata in questi casi.
Bisogna comunque chiarire che la varietà dei modelli interpretativi consente solo in modo approssimativo di elencare e classificare le malattie e i disturbi psicosomatici.
E’ tuttavia fondamentale tenere conto che per il trattamento dei disturbi psicosomatici è necessario prima di tutto escludere qualsiasi causa di natura organica.
Basta far emergere le emozioni inespresse per guarire dai sintomi?
Le malattie somatiche sono quelle che più strettamente rappresentano l’espressione diretta del disagio psichico attraverso il corpo.
In queste malattie l’ansia, la sofferenza, le emozioni troppo dolorose per poter essere vissute, trovano sfogo immediato nel disturbo manifestato.
In genere, le persone maggiormente predisposte a somatizzare un malessere hanno difficoltà a far venire alla luce qualsiasi emozione negativa. Di conseguenza una persona incapace di accedere al suo mondo emotivo potrebbe non percepire mai la concretezza del malessere generato dalle sue emozioni e quindi non arrivare a percepire nemmeno la necessità di trovare una soluzione che non sia legata alla fisicità del sintomo.
È fondamentale avere cura del proprio corpo nella sua interezza (fisica e mentale) e un percorso di terapia può aiutare ad alleggerire il carico delle preoccupazioni che spesso provocano sintomi psicosomatici che posso influire in modo significativo nella vita affettiva sociale e lavorativa delle persone.