ALIMENTAZIONE E MEDICINA AYURVEDICA

ALIMENTAZIONE E MEDICINA AYURVEDICA

REGOLE BASE PER APPROCCIARSI AL PASTO E MANTENERE UN BUON FUOCO DIGESTIVO: ecco i consigli della Dott.ssa Emanuela Ferrari, Medico Ayurveda.

1- Mangiare solo dopo aver digerito il pasto precedente

Spesso mangiamo per gola, non per fame o perché è l’”ora” del pasto; dobbiamo imparare ad ascoltarci e mangiare solo se avvertiamo appetito vero, sintomo del fatto che il pasto precedente è stato completamente digerito.

2- Smettere di fare più cose mentre si mangia

Mangiare mentre guidi, mentre parli di lavoro, mentre ascolti la televisione, mangiare in piedi, sono tutte cattive abitudini che fanno male alla digestione. Bisogna mangiare in un luogo confortevole con una buona predisposizione d’animo (non mangiare se sei arrabbiato e se stai provando forti emozioni, prima calmati).

3- Godersi il pasto

Mangiamo con presenza mentale, facendo attenzione a ciò che stiamo facendo. Assaporiamo con attenzione i cibi, riconosciamone i gusti e mastichiamo in modo adeguato. Non mangiamo né troppo lentamente, né troppo velocemente. Questo atteggiamento ci permetterà di digerire meglio, riconoscere ciò che ci fa bene o meno e percepire quando siamo sazi in modo da mangiare la quantità adeguata di cibo per noi.

4- Stimolare il fuoco digestivo

Se abbiamo un fuoco digestivo debole può essere opportuno stimolarlo prima di iniziare a mangiare. Possiamo per esempio assumere a scopo aperitivo dello zenzero fresco tritato con qualche goccia di succo di limone e miele prima del pasto. Il cibo caldo e cotto è più facilmente digeribile rispetto al cibo freddo e crudo, anche il cibo “oleoso” (condito con la giusta quantità di un buon olio o ghee).

5- Utilizzare spezie ed erbe aromatiche in cucina

Se pensiamo alle ricette tradizionali spezie ed erbe aromatiche sono praticamente sempre presenti e hanno sempre uno scopo ben preciso. Vengono utilizzate per rendere più digeribili gli alimenti e dare sapore. Spezie e aromatiche agiscono sul fuoco digestivo stimolandolo e migliorando così la digestione e l’assimilazione del cibo.

6- Evitare bevande fredde durante i pasti

Se buttiamo dell’acqua fredda sul fuoco questo si spegne; questo vale anche per il nostro fuoco digestivo. L’ acqua ghiacciata, normalmente servita nei ristoranti, spegne il fuoco digestivo.

7- Cosa mangiare

Mangiare cibo di stagione, che cresce nella zona in cui viviamo e possibilmente cucinato fresco. Evitare i preparati industriali conservati. Mangiare cibo adatto alla nostra costituzione.

8- Quando mangiare

Poiché a mezzogiorno il fuoco digestivo si trova nella sua potenza massima il pranzo dovrebbe essere il pasto principale. A cena invece si dovrebbe consumare un pasto leggero e entro le 20:00.

IL CONCETTO DI AGNI: IL FUOCO DIGESTIVO

Agni in Āyurveda è inteso come agente di trasformazione, letteralmente significa “fuoco”. All’interno del corpo Agni serve a convertire il cibo nelle varie componenti dell’organismo e permette l’assimilazione delle sostanze nutritive, controlla tutti i metabolismi. Agni controlla tutte le digestioni e le trasformazioni, quindi non solamente quelle dell’apparato digerente come noi lo intendiamo ma anche tutti i processo enzimatici e le digestioni più “sottili” come, per esempio, quelle mentali (emozioni, cambiamenti ecc..).

Il fuoco della digestione per come noi lo intendiamo è chiamato Jatharagni, agisce a livello dello stomaco e dell’intestino tenue. Esso provvede alla digestione del cibo che introduciamo in modo che poi possa ulteriormente essere trasformato nei vari tessuti.

In Āyurveda ci sono quattro stati di Jatharagni, in relazione alla capacità digestiva:

  • Mandagni: riduzione della funzione del fuoco digestivo, con conseguente difficoltà a digerire anche il cibo più leggero.
  • Tikshagni: iperfunzione del fuoco digestivo, caratterizzato da una digestione molto rapida di cibi anche molto pesanti, provoca eccessiva fame, sensazione di calore eccessivo, talvolta iperacidità.
  • Visamagni: il fuoco digestivo è irregolare, quindi a volte avremo una capacità digestiva normale, a volte carente con conseguente distensione addominale, dolore colico, stipsi o diarrea.
  • Samagni: è la condizione ideale, in cui il fuoco digestivo è equilibrato e digerisce regolarmente e completamente il cibo ingerito.

È molto importante mantenere un buon fuoco digestivo perché, anche se sono molto attento ad avere una corretta alimentazione ma il mio fuoco digestivo non funziona bene, sarà inutile.

Le cause di uno squilibrio di Agni possono essere molto, le più importanti sono:

  • Digiuno od eccesso di cibo.
  • Assunzione di cibo non adatto, pesante o indigeribile, freddo o conservato, secco o disidratato, rancido.
  • Indebolimento generale a causa di malattie.
  • Cattivo adattamento a stagioni, clima, luoghi.
  • Soppressione dei bisogni naturali.
  • Emozioni o stati mentali non equilibrati come per esempio invidia, impazienza, paura, rabbia, depressione, avidità.

Agni mal funzionante andrà a causare un accumulo di “cibo non digerito” a vari livelli, fisico o mentale. Il malfunzionamento di Agni è una delle principali cause di malattia.

Ma come fare per mantenere agni ben funzionante?

Varie spezie (pepe lungo, pepe nero, zenzero, cumino ecc) ed alimenti possono essere utilizzati a tale scopo e devono fare parte della routine di ogni persona. Anche il modo di mangiare, l’ora e gli alimenti influenzano molto la nostra digestione (evitare bevande fredde durante il pasto, mangiare facendo solo quello ecc..). Ma di come affrontare in modo “ayurvedico” un pasto parlerò sicuramente in un altro post.

Esistono poi farmaci che lavorano specificamente su Agni e, quasi tutte le preparazioni ayurvediche, contengono una componente che ha un’azione specifica su Agni.

Tutti i trattamenti fisici ayurvedici (massaggi con oli medicati) hanno un’influenza su Agni.

 

 


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